Ci ispiriamo al pensiero di Édouard Glissant, “diversalista” perché nessuna narrazione vive da sola, ma esprime la propria unicità nella Relazione. Viaggia tra itinerari “inaggirabili” in un universo “diversale”, creolizzato, enigmatico e proteiforme, in continua mutazione. Un universo in cui ogni intreccio esige mutua partecipazione, nel passaggio da un’opera all’altra, da un personaggio all’altro, da un genere all’altro; allo stesso tempo, la formazione di sempre nuove relazioni, ritmi e tempi non lineari, spazi aperti alla comprensione plurale.